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Anthony Hopkins

 

di Luigi Stocchi & Fabio Anfossi

 

 


 

 

 

LA CLASSE NON E’ ACQUA

 

Una rigogliosa carriere ricca di riconoscimenti e premi, tra cui un oscar e tre nominations. La sua interpretazione chiave è quella di Hannibal Lecter, divenuto suo macabro ma signorile alterego: è il caso di dire che l’eleganza ha molte sfaccettature.

Philip Anthony Hopkins nasce il 31 dicembre del 1937 a Port Talbot nel Galles, da Arthur e Muriel, gestori di una panetteria. Da piccolo ha una carattere chiuso e riservato per via della sua timidezza e di una lieve dislessia. I genitori con l’intento di svezzarlo e liberarlo dai suoi disagi lo iscrivono ad un istituto scolastico apposta: grazie a questi provvedimenti il piccolo Hopkins può darsi alla recitazione e inizia a socializzare. Presto Anthony capisce che la recitazione sarebbe stata la sua vita. In seguito viene accettato alla Welsh College of Music and Drama grazie anche alla sua abilità da pianista e poi al Manchester Library Theatre, al Nottingham Repertory Company e alla Royal Academy of Dramatic Arts. Può, ora, iniziare un giro di compagnie teatrali finché nel 1965 debutta con un’audizione presso il National Theatre diretto dal grande Sir Laurence Olivier. Anthony sostituisce Olivier in Danza di morte di Strindberg. Nel 1967, grande anno per l’attore, appare nel primo film tv, Il bus bianco di Lindsay Anderson: ma il salto cinematografi lo compie nello stesso anno, col film Il leone d’inverno, impersonando Riccardo Plantageneto, Cuor di Leone, recitando affianco a Peter O’Toole e Katharine Hepburn. Grande successo e due oscar per la pellicola. Gli si aprono le porte per il cinema e per la tv, nei quali inizia a cimentarsi senza mai trascurare la sua prima passione: il teatro classico. Recita perfino a Broadway nel ‘74. Dopo anni di lotta con l’alcool, riesce a sconfiggere il suo vizio,poiché essendo il teatro la sua vita, decide di non sciupare la propria carriera naufragando nell’etilismo. Prosegue con molti altri film: Quell'ultimo ponte regia di Richard Attenborough (1977), The elephant man di David Lynch (1980), Il Bounty di Donaldson (1984), Charing Cross Road (1987) e L'irlandese (1988). L’apice del successo viene raggiunto nel 1991 con Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme; in questo agghiacciante ed avvincente thriller Hopkins incarna un personaggio spietato ma nel contempo affascinante, dalla profonda e grottesca cultura: il serial killer e psichiatra Hannibal Lecter. Trionfo completo. L’attore vince, più che meritatamente, l’oscar come miglior attore protagonista, con appena 16 minuti di recitazioni, rarissimo caso a Hollywood. L’anno seguente interpreta il professor Abraham Van Helsing in Dracula di Bram Stoker, girato da Francis Ford Coppola. In pochi anni arrivano altre nominations agli oscar con: Quel che resta del giorno(1993) di James Ivory, Gli intrighi del potere – Nixon(1995) di Oliver Stone e Amistad(1997) di Steven Spielberg. Recita in Vi presento Joe Black del ’98, affiancando Brad Pitt e in Instinct nel ‘99, e in Cuori in Atlantide nel 2001. La celeberrima figura di Hanibal Lecter ha suscitato un tale interesse nel pubblico da far sì che fossero girati altri due film della serie per regalarci ancora quella sua macabra sembianza: il sequel Hannibal di Ridley Scott(2001) e il prequel Red Dragon(2002) non vanno persi dagli amanti del genere. Negli ultimi dieci anni lo vediamo alle prese con numerosissimi pellicole, ricordo: Tutti gli uomini del re(2006), Wolfman(2010), Il rito(2011), e l’ultima grande uscita Hitchcock(2012) in cui veste i panni del grandissimo regista del genere noir. La sua vita privata è rispecchiabile, in parte, nella figura di Hannibal Lecter: un carattere deciso, volitivo ed irascibile ma saldamente controllato ed attento. Le sue colorite intemperanze gli hanno lasciato il segno anche nei rapporti coniugali o di coppia, difficoltosi e spesso destinati a finire. Suo punto fisso resta solo la figlia Abigail. Degna di nota è la sua partecipazione a diverse organizzazioni benefiche ed il suo ruolo non trascurabile d’importante membro della Greenpeace, impegnato nell’ecologia e vegetariano dichiarato. Nel 1993 viene nominato cavaliere dalla regina d’Inghilterra: si può dunque dire che, il grande Anthony Hopkins, sia Sir, di nome e di fatto. 

 

 

 

 

   Cielo Astrale

 

 

Anthony Hopkins

 

E’ nato a Port Talbot (GB) il 31 dicembre 1937 alle 9.15

Capricorno Ascendente Capricorno. Luna in Sagittario

 

 

Carta Astrale

 

 

 

Hopkins è un uomo che sa quello che vuole. E’ molto riflessivo, calcolatore: tiene tutto sotto controllo (emozioni comprese), col pericolo di una solitudine interiore che, se in parte è coerente con la componente solitaria del Capricorno, da un’altra può procurare problemi di comunicativa in ragione della troppo pressante severità interiore. La doppia componente del segno solare e un Saturno fortissimo testimoniano che tutti gli sforzi di questo grande attore gallese sono condensati nel voler raggiungere obiettivi esistenziali che garantiscano quella solidità di cui sente il bisogno. Obiettivi che ha raggiunto nel tempo, con notevoli gratificazioni personali e finanziarie! Ambizione e determinazione caratterizzano, dunque, il suo carattere di base: sa vendere al meglio la propria immagine, è uno degli attori più illustri e talentuosi della sua generazione. La sua longevità come attore non è una sorpresa, considerando la forte enfasi in Capricorno (invecchia bene). Con grandissima abilità rende il bizzarro credibile (il Capricorno è un segno di terra, stakanovista, produttivo)! E’ famosa la sua recitazione sobria, ma quando il suo lato “oscuro” viene fuori…Chi non ricorda Hopkins, nel ruolo del Doctor Hannibal Lecter nel “Silenzio degli innocenti”? Film straordinario, tanto da guadagnare l’Oscar come miglior attore: Hopkins fa un brillante ritratto dello psichiatra e del serial killer, di nuovo calandosi nel personaggio… con infinita pazienza, freddezza e determinazione. Affascinante la combinazione Sole-Luna (Capricorno-Sagittario): rappresenta un interessante mix di idealismo e realismo. Hopkins è meticoloso nella preparazione dei suoi ruoli cinematografici, possiede un acuto spirito d’osservazione, ama viaggiare, esplorare ambienti nuovi, approfondire argomenti curiosi (alimentazione, new age, religione, ecc). 

 

 

Il futuro

 

 

Anthony Hopkins quest’anno gira la boa dei settantasei anni. Una bella età, e una carriera che prosegue alla grande. Un nuovo film è dietro l’angolo, come attore protagonista:  “The Kidnapping of Freddy Heineken”, un thriller diretto dal regista svedese Daniel Alfredson. Nello stesso momento in cui Giove (denaro-fortuna) passerà in Cancro. I prossimi 12 mesi saranno tutti dedicati al lavoro e alla carriera: con Saturno prima nel nono e poi nel decimo campo (2014) si prevede un sostanziale consolidamento del suo successo. L’astrologo non esclude, nel 2014, un secondo “Oscar” oppure un “Oscar” alla carriera. Buone notizie dal fronte privato-sentimentale, a partire da luglio 2013; dopo un 2012 problematico, allarmante.