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Kevin Costner
di Luigi Stocchi & Fabio Anfossi

C’E’ CHI…BALLA COI LUPI
Un esordio lento e difficoltoso
Tanti
film ma pochi grandi successi
Un solo
capolavoro, ma quel tanto che basta per lasciare il segno
Kevin Michael Costner nasce il 18 gennaio 1955 a Lynwood, California, figlio di
un operaio della Edison e di un’assistente sociale. Vanta origini multietniche:
ha sangue tedesco, irlandese e Cherokee; infatti il bisnonno, di origine tedesca
cambiò il proprio cognome ribattezzandosi Costner, sostituendo l’originario
Koster(lo stesso del generale Custer) e sposò una indiana Cherokee. Già durante
la scuola, Kevin, mostra una certa propensione verso l’arte, seguendo corsi di
scrittura e di canto, e ostenta una certa destrezza nelle abilità sportive,
distinguendosi nel basket, nel football e nel baseball. Kevin prolunga i suoi
impegni scolastici studiando presso Villa Park High School e, una volta
diplomatosi, prosegue all’Università della California fino a laurearsi nel 1978
in Economia. La vena artistica del nostro eroe, nel frattempo, non viene però
smorzata né trascurata: segue le lezioni di recitazione presso la Coast Actor’s
Co-op. Sarà però un fatidico ed emozionante incontro in aereo con il grande
Richard Burton a dargli la forza di buttarsi nella carriera cinematografica e
seguire gli incoraggiamenti dell’attore. I primi anni di gavetta sono alquanto
duri per Costner, che si trova poco aiutato dalla fortuna e ripetutamente
scartato dai registi. Talvolta viene ripreso ma successivamente tagliato nel
corso del montaggio della pellicola , l’esempio più eclatante di ciò lo vediamo
ne Il grande freddo di Kasdan, nel quale il nostro attore appare solo in
un’unica, stupenda, inquadratura che riprende i suoi piedi. Inoltre in quegli
anni si sposa con Cindy Silva, conosciuta al college, futura madre di tre suoi
figli. Arriva il 1981 e finalmente l’attore può vedersi in primo piano nel film
Indiziato di assassinio. Negli anni a seguire ballonzola a Hollywood rimanendo
sempre nella penombra, senza ottenere parti di rilievo, finché riesce a
togliersi qualche soddisfazione con Fandango di Kevin Reynolds e con Silverado
di Lawrence Kasdan. Arriva finalmente la svolta nel 1987: Costner salta a piedi
uniti nel cinema per il grande pubblico con Gli intoccabili di Brian De Palma.
Qui ha la possibilità di collaborare a fianco di due grandi nomi, più che
affermati oramai, come Sean Connery e Robert De Niro, senza dimenticare altresì
un giovane Andy Garcia. La figura del detective Eliot calza a pennello a Kevin,
particolarmente portato nel vestire i panni dell’investigatore e del poliziotto,
ruoli che contrassegneranno buona parte della sua filmografia. Nel 1988 e nel
1989 si presta al mondo sportivo con due lungometraggi di tematica sportiva,
altamente sentita dagli americani sul baseball: Bill Durham e L’uomo del sogni.
Giungiamo così a quello che rappresenta l’anno d’oro per l’intera carriera del
nostro protagonista: il 1990 con Balla coi lupi. Il film, universalmente noto,
oltre a dar sfogo a quella più recondita punta sentimentale di Costner e ad un
toccante richiamo alla natura e alle bellezze di una cultura indiana sull’orlo
dell’estinzione (che tocca direttamente il nostro protagonista), si impone come
caposaldo, punto di riferimento della sua intera carriera. Questo masterpiece,
inoltre, segna il debutto nella regia di Kevin, oltre a costituire la sua più
riuscita e clamorosa performance. Sentimentale, avventuroso, ascetico,
emozionante: un inno rigonfio di valori, immerso nella natura, che insegna ad
ascoltare ciò che ci circonda ed ad aprire occhi ed orecchie per meglio
apprezzare quello che può esser un paradiso terrestre lontano dalla cieca e
corrotta influenza dell’uomo e dei suoi pregiudizi. Il successo è enorme: Orso
d’Argento al festival di Berlino e sette premi Oscar tra cui tra cui miglior
produttore, regia e attore protagonista. Il nome di Costner non verrà più
dimenticato. Nel 1991 recita ne Robin Hood – Principe dei ladri, al fianco di
Morgan Freeman. Nello stesso anno ha l’opportunità di operare sotto la regia di
Oliver Stone in JFK – Un caso ancora aperto; un’altra volta nei panni di un
detective, deve far luce sui misteri dell’omicidio di John Fitzgerald Kennedy.
Durante gli anni ’90 gode di una discreta fama, grazie principalmente ai
successi precedenti, e rimane sulla cresta dell’onda con alcuni film di
apprezzabile successo ed graditi al pubblico come: Guardia del corpo(1992), Un
mondo perfetto(1993), Waterworld(1995), da lui stesso prodotto e L’uomo del
giorno dopo(1997) da lui girato. Questi ultimi due film, pur rappresentando dei
record per le altissime spese come produzione, si rivelano un poco fiacchi,
dissoluti e non ottengono gli incassi sperati ed attesi. Questi flop minano
terribilmente la carriera di regista e di produttore di Kevin. A questo brutto
periodo dal punto di vista professionale si aggiungono difficoltà familiari che
sfociano con il divorzio dalla moglie dopo sedici anni di matrimonio. Ricordiamo
poi film di medio calibro tra cui spiccano: Le parole che non ti ho detto(1999),
Thirteen Day(2000), La rapina(2001), Il segno della libellula - Dragonfly(2002)
e Terra di confine – Open range(2003). Dal 2007 Kevin si lancia anche nel mondo
della musica come suonatore di rock and roll, carriera che gli riporta un buon
successo oltre alle soddisfazioni personali. Ora, 2014, è in uscita nelle sale
l’ultimo suo film, 3 Days to kill. Sarà un mix di azione, avventura e suspense
così come ci aspettiamo? Lo sapremo solo andandolo a vedere .

Cielo Astrale
Kevin Costner
E’ nato a Lynwood Garden
(Usa) il 18 gennaio 1955 alle 21:40
Capricorno Ascendente Vergine. Luna in Sagittario.
Carta Astrale
Kevin Costner è Capricorno Ascendente Vergine: questa combinazione di segni
Terra indica serietà, realismo, organizzazione, senso di responsabilità. La
brillante e vivace intelligenza (suggerita da Mercurio in Acquario) è sostenuta
da un sempre presente spirito critico. Le tendenze analitiche della Vergine
favoriscono un’attrazione per la ricerca e per il particolare; peraltro la
scrupolosità e l’impegno innati possono sconfinare in un eccessivo
perfezionismo, con stati di insoddisfazione tali da pregiudicare la sfera
sentimentale. Kevin non è, quindi, un sognatore: desidera risultati concreti,
comprensibili e replicabili. O è bianco o è nero! A parte la laurea in Economia,
ha talento per organizzare, lavorare e guadagnare consistenti somme di denaro.
Oltre a questo, l’Ascendente Vergine gli dona buone capacità d’osservazione e un
occhio acuto per i dettagli. Da manuale la congiunzione Giove (espansione,
popolarità, denaro) a Urano (cinema, abilità e coraggio nell’interpretare ruoli
cinematografici originali e pericolosi). Fa la differenza anche Nettuno (pianeta
dell’estro, della creatività) nel secondo campo (quello del denaro) presente
nella maggior parte dei temi astrali di attori e attrici. Nota dolente Marte nel
settimo campo, quello del matrimonio e dei rapporti interpersonali. Spesso è la
spia di legami amorosi, matrimoni burrascosi, poco felici. E il matrimonio di
Cindy e Kevin Costner burrascoso devo esserlo stato non poco, vista la scarsa
fedeltà dell’attore segnalata dalla congiunzione Luna – Venere nell’avventuroso
e passionale segno del Sagittario. Separazione decisa nel 1994, anno in cui
Urano (pianeta delle decisioni drastiche, dei divorzi) transitava sul Sole
(pianeta della personalità), per di più, nel quinto campo (quello dell’amore,
degli affetti). La donna ideale di Costner? Senza ombra di dubbio, Gemelli (con
Sole o Ascendente nel segno). Una donna sportiva, dal temperamento focoso,
attiva, curiosa, amante dei viaggi, piena di fede nella vita e nei valori
assoluti in cui si è sempre creduto.
Il futuro
Con Giove in transito nel decimo campo (quello del successo) e Saturno congiunto
al Saturno di nascita (ambizione, determinazione, maturità), professionalmente
le cose sembrano essersi rimesse in moto: dal 5 giugno è nelle sale il suo nuovo
film “3 Days to kill”. Un film pieno di sparatorie, azioni che lasciano col
fiato sospeso: notevole la determinazione nel salvare la propria vita e
proteggere quelle delle persone che si amano! Una pellicola che promette di
lasciare gli spettatori incollati alle poltrone e, allo stesso tempo,
commuoverli e farli immedesimare in situazioni familiari particolari. Al momento
non si conoscono legami importanti, d’altra parte Venere in Sagittario quadrata
a Nettuno non predispone certo a legami d’amore duraturi. Novità importanti, in
campo affettivo, si prevedono nei primi mesi del 2016, quando Saturno si
congiungerà a Venere.
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