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Robin Williams

di Luigi Stocchi & Fabio Anfossi

 

 


 

“O Capitano, mio Capitano”


Umorismo sottile e contagioso buonumore: l’insegnante che tutti

abbiamo desiderato, il fratello maggiore che non abbiamo mai avuto

 


Robin McLaurin Williams nasce a Chicago il 21 luglio del 1951 da Robert Fitzgerald Williams, dirigente della Ford Motors, e dalla modella Laura McLaurin Smith. Solitario fin da piccolo, si chiude in una torre d’avorio piastrellata di studio e sport. All’inizio degli anni ’70 rimane rapito dall’affascinante mondo del teatro. Dimenticando i suoi studi di scienze politiche, si iscrive all’istituto di recitazione drammatica Juilliard School di New York. Dopo i primi successi e guadagni come mimo, si laurea per poi tornare a San Francisco e dedicarsi a pieno al mondo dello spettacolo. Sua prima apparizione, che gli deve l’iniziale notorietà, è di certo alla fine degli anni ‘70 nella serie tv Mork e Mindy, nella quale copre, per quattro anni, il ruolo del protagonista alieno. Per molto tempo Robin si cimenta in commedie e programmi televisivi, mettendo a nudo quel suo simpatico e coinvolgente sorriso mattacchione. Ma la commedia non basta: con gli anni ’80 comincia a soddisfare le sue ambizioni con i primi film, come Popeye – Braccio di ferro(1980) e Il mondo secondo Garp(1981). Tuttavia, è nel 1987 che l’attore pone le basi per il suo futuro ed inossidabile successo, con Good Morning Vietnam di Barry Levinson, interpretando un militare americano radiocronista, deejay, alquanto stravagante e controcorrente. Arriva la prima nomination agli Oscar, senza però vincerlo, ma ottiene il Golden Globe, grazie alla sua innata capacità di improvvisare sul set. Ora è il momento di lasciare letteralmente il segno: Robin ottiene una grande possibilità recitando ne L’attimo fuggente di Peter Weir, nel 1989, e abilmente “coglie l’attimo”. Nei panni del professor Keating, ribelle anticonformista, mosca bianca in un antico e prestigioso liceo che si regge su antiquate e rigide congetture, Williams si sfoga adoperando tutta la sua solleticante maestria; un po’ gioca, un po’ medita, ma mai perde il controllo della situazione. Pur accantonando, per un attimo, la sua indole incontenibilmente spassosa che lo ha reso famoso, il successo è notevole ed arriva una seconda nomination agli Oscar. Seguono poi pellicole di mediocre valore come Risvegli(1990), La leggenda del re pescatore(1991) e Hook – Capitan Uncino(1991) di Steven Spielberg. La comicità che scorre nel sangue di Robin è finalmente libera di manifestarsi con un altro grande successo: Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, con una sua pittoresca interpretazione, camuffato da governante sessantenne. Altro grande successo risale al 1995, Jumanji. Appena due anni dopo, ottiene, meritatamente, l’Oscar come miglior attore non protagonista per Will Hunting – Genio ribelle, al fianco di Matt Damon. Tra la fine degli anni novanta e gli anni 2000 la cinematografia di Williams non si arresta, anzi, triplica con numerose pellicole; ricordo: Flubber – Un professore tra le nuvole(1997), Patch Adams(1998), Eliminate Smoochy(2002), One Hour Photo(2002), Insomnia(2002), The Final Cut(2004) e Una voce nelle notte(2006). La vita di Robin finisce l’11 agosto 2014, trovando la morte per asfissia, probabilmente per suicidio. Attore versatile ed unico nel suo genere, capace di adattarsi alle situazioni da ottimo professionista quale era, camaleonte dello schermo, con una sorprendente dinamicità. Sapeva improvvisare, camuffarsi e diffondere quel suo humour sottile dal retrogusto dolceamaro. Ad Hollywood si è spenta…una stella.

 

 

 

 Cielo Astrale

 

Robin Williams

 

E’ nato a Chicago - Illinois (Usa) il 21 Luglio 1951 alle 13:34

Cancro Ascendente Scorpione. Luna in Pesci.

 

Carta Astrale

 

 


Lunedì 11 agosto 2014, le agenzie stampa hanno battuto una notizia che ha sconvolto e rattristato il mondo: la morte dello straordinario attore Robin Williams. L’assistente personale lo ha trovato appeso alla porta-armadio della camera da letto poco prima di mezzogiorno! Suicida, quindi. Morto per asfissia. I bene informati dicono che di recente aveva deciso di reagire, di combattere in tutti i modi possibili la depressione. Per l’astrologo, sono due i punti oroscopici chiave: due pezzi da novanta, Saturno (simboleggia la malinconia, la tristezza) e l’Ascendente (il carattere, il temperamento di base) in Scorpione. Saturno in Vergine induce all’autocritica e a pensare al peggio… L’ascendente Scorpione, invece, rende ribelli, lottatori: non ci si lascia sopraffare da niente e da nessuno, tanto che in alcuni casi ci si può opporre in modo deciso e unilaterale a tutte le regole e a i conformismi, suscitando naturalmente tensioni indescrivibili. C’è confidenza solo con se stessi, la socievolezza è scarsa, anzi i modi possono essere bruschi, se non indisponenti, immediati nel bene e nel male poiché la componente aggressiva-emotiva è in netto risalto.


La Luna, importantissima per tutti i nativi del Cancro, è collocata in Pesci, segno di romanticismo, immaginazione, dolcezza e spiritualità. Con queste posizioni planetarie, l’infinito… si è calato in Williams riempiendolo d’un torrente di emozioni, sensazioni, difficilmente inquadrabili che lo hanno lacerato e costretto a nuotare in un fiume in piena, ora ridendo, ora piangendo, ora commuovendosi e identificandosi, fino a perdere la sua vera identità.

Da manuale la quadratura Marte – Nettuno che agita i settori astrologici VIII° (morte, crisi, trasformazioni) e XII° (solitudine, prove, malattie psichiche-psicologiche). Anche Giove ha fatto la sua parte amplificando fantasie ed emozioni, tanto da organizzargli il suo funerale… Per fortuna disegna anche un bel trigono con Mercurio e Plutone. Aspetto che lo ha dotato di un’intelligenza geniale, elevata e ambiziosa: gli ha permesso di attirare l’attenzione del pubblico, di raggiungere un successo planetario, di lasciare una traccia indelebile nella storia del cinema.

La sua Carta Astrale riflette una vita in bilico tra la commedia e la tragedia. Il Sole, posto a 28° gradi Cancro, disegna un aspetto di sestile con Saturno: aspetto che simboleggia l’ambizione, la voglia di risultati brillanti in campo sociale, energie infinite per le sue perfomances cinematografiche. Una combinazione astrologica difficile, invece, dal punto di vista privato: Williams, oltre a due matrimoni falliti, ha lottato con la depressione per tutta la vita e, come molti altri artisti, ha utilizzato questo dolore nel suo lavoro. Alcuni giorni dopo la morte, sua moglie Susan Schneider ha rivelato al mondo intero che Williams era ammalato: da pochi mesi gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson.


Cancro Ascendente Scorpione: temperamento non facile, sempre sulla difensiva, attento a non lasciarsi troppo penetrare dal prossimo (e talvolta anche da chi gli vive vicino). La personalità caratterizzata da questa combinazione astrale può portare a vere soprese: si può scoprire, ad esempio, una sensibilità superiore alla media e un forte amore per la verità che lasciano intendere una partecipazione intensa nel capire gli innumerevoli perché della vita.

“Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita”
“Carpe diem. Seize the day, boys. Make your lives ...”. John Keating (Robin Williams).


 


                               Ciao Robin

                                Luigi Stocchi

 

 

 

 

 

 


 

 


                                            Redatto il 4 settembre 2014